Metodologia di catalogazione
Per catalogare le immagini del DFM sono state seguite le linee guida della scala macrosismica EMS-98 (European Macroseismic Scale 1998, Grunthal, 1998). La scala EMS-98 è lo strumento più importante e più recente a disposizione dell’indagine macrosismica e permette di definire il quadro del danneggiamento complessivo di una località attraverso l’assegnazione di una classe di vulnerabilità (tabella 1) a singoli edifici e dei relativi gradi di danno (tabella 2).
In buona sostanza durante il rilievo di campagna ogni edificio (o più spesso un campione rappresentativo di edifici) viene classificato secondo la tipologia (muratura, cemento…), una classe di vulnerabilità (da A a F per vulnerabilità decrescente) che tiene conto sostanzialmente della tipologia di costruzione, dei materiali utilizzati e delle tecniche di costruzione applicate. Ad ogni edificio censito viene quindi assegnato un grado di danneggiamento (da 1 a 5 per gravità crescente) a seconda del tipo di lesione subita a causa del terremoto.
Di seguito uno schema semplificato delle categorie di assegnazione:
Tabella 1. Rapporto tra tipologia edificio e classe di vulnerabilità.
Muratura | Cemento armato | Acciaio | Legno | |
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A | Edifici in pietrame misto o ciottoli | |||
Edifici in mattoni di argilla/terra | ||||
Pietra semplice abbozzata senza strutture di rinforzo e/o confinamento | ||||
Generico A (edifici con vulnerabilità elevata, ma tipologia edilizia non definibile dall’immagine) | ||||
B | Edifici in mattoni non rinforzati | |||
Edifici in blocchetti | ||||
Edifici in pietra lavorata | ||||
Pietra semplice abbozzata con strutture di rinforzo e/o confinamento | ||||
Generico B (edifici con vulnerabilità discreta, ma tipologia edilizia non definibile dall’immagine) | ||||
C | Edifici in pietra massiccia | Edifici in cemento armato senza progettazione antisismica | ||
Edifici in mattoni non rinforzati con solai in cemento armato | ||||
Generico C (edifici con vulnerabilità bassa o moderata, ma tipologia edilizia non definibile dall’immagine) | ||||
D | Edifici in mattoni rinforzati, confinati o intelaiati | Edifici in cemento armato con basso livello di progettazione antisismica | Edifici in legno | |
Generico D (edifici con vulnerabilità bassa, ma tipologia edilizia non definibile dall’immagine) | ||||
E-F | Generico E-F | Edifici con livello di progettazione antisismica media e elevata | ||
Edifici in acciaio |
Tabella 2. Rapporto tra tipologia edificio e grado di danno.
Grado 1 | Grado 2 | Grado 3 | Grado 4 | Grado 5 | |
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Muratura | Caduta di piccoli pezzi di calcinaccio | Caduta di grandi pezzi di intonaco | Caduta/rotazione/rottura di camini | Crolli parziali | Crollo totale |
Caduta/rottura di tegole | |||||
Crepe capillari | Crepe nei camini | Slittamento di tegole | |||
Caduta/cedimento di tramezzi, frontoni, cornicioni, parapetti | Importanti cedimenti di muri/tetti | ||||
Caduta di pietre dalla parte superiore dell’edificio | Crepe diffuse | Crepe larghe e profonde | |||
Distacco di pareti | |||||
Cemento | Crepe sottili nell’intonaco | Crepe diffuse in colonne e/o travi dell’intelaiatura e/o tramezzi e tamponature | Larghe crepe in tramezzi e tamponature | Larghe crepe in elementi strutturali o rotture delle barre | Collasso totale o quasi totale dell’edificio |
Caduta di intonaco e malta dai giunti dei pannelli murari | Cedimento di singoli elementi di tamponatura | Inclinazione delle colonne | |||
Caduta/rottura/danni al camino | Espulsione della copertura in cemento con piegamento delle barre | Collasso di alcune colonne | |||
Collasso di un singolo piano alto | |||||
Acciaio | |||||
Legno |
Il metodo di catalogazione si propone di far rientrare nelle suddette categorie ogni singola immagine al fine di costruire un archivio fotografico specificamente macrosismico.
La catalogazione dei soggetti è ripartita come segue:
- Edificio: fotografie di edifici di edilizia civile catalogati secondo la classificazione tipica nei termini della scala EMS-98, cioè per tipologie edilizie e per gradi di danno. Le foto di questa categoria possono essere poi filtrate per “Tipologia”, “Descrizione” e “Danno”, secondo le tabelle precedenti (o le tabelle X e Y…).
- Edificio speciale: fotografie di edifici industriali o non catalogabili come edilizia civile di abitazione; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria;
- Altra struttura: fotografie di strutture particolari come ponti o altre infrastrutture;
- Oggetti esterni: fotografie di oggetti singoli come camini, statue, balaustre, muretti, cippi, elementi stradali ecc..; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria;
- Vedute d’insieme: fotografie panoramiche o di insiemi di edifici; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria;
- Edificio monumentale: fotografie di edifici monumentali quali chiese, torri, castelli ecc..; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria;
- Effetti ambientali: fotografie di effetti sull’ambiente, frane, liquefazioni, fatture nel terreno ecc..; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria;
- Miscellanea: fotografie che riprendono interni di edifici, singoli oggetti di arredamento o luoghi particolari come cimiteri o negozi, o tutte quelle immagini non classificabili nei precedenti soggetti; a questi soggetti non è possibile assegnare alcuna categoria.
Dobbiamo sottolineare la difficoltà di “leggere” una singola fotografia spesso a distanza di molto tempo dall’evento a cui si riferisce e al di fuori del suo contesto generale innesca talvolta delle problematiche relative alla sua stessa catalogazione. Questa doverosa avvertenza serve ad anticipare eventuali incongruenze che il visitatore dovesse riscontrare con i parametri sopra riportati. Non sempre quindi le immagini si prestano ad una catalogazione fedele rispetto ai parametri della scala EMS-98; in questi casi si è provveduto ad inserire i parametri più vicini a quelli standard a giudizio, sempre sindacabile, dei responsabili del DFM.
ATTENZIONE
Dalle informazioni deducibili dalle singole fotografie non è possibile di per sé trarre una interpretazione complessiva del danno relativo ad una intera località. Singole foto, quindi, pur riferibili ad uno stesso evento e/o località, non costituiscono un riferimento dal quale dedurre l’intensità macrosismica di un terremoto.